Il 21 marzo il Governo retico ha pubblicato il proprio messaggio al Gran Consiglio nel quale viene spiegato come si intende mettere in atto la proposta formulata nel testo dell’iniziativa popolare grigionese sulle lingue straniere, qualora il Popolo accogliesse tale iniziativa che chiede l’insegnamento a livello primario di una sola lingua straniera invece di due.
Questa iniziativa venne depositata presso la Cancelleria dello Stato il 27 novembre 2013 e poi sottoposta al Gran Consiglio nel mese di aprile 2015. Contrariamente a quanti ritengono che l’iniziativa sia in contrapposizione al diritto di rango superiore nazionale e cantonale, in virtù del quale nessuno può essere discriminato a causa della lingua, nel maggio dello scorso anno il Tribunale federale e quello amministrativo hanno ritenuto valida l’iniziativa popolare grigionese ritenendo che un’applicazione senza discriminazioni possa essere garantita se nella scuola elementare verrà offerta come materia facoltativa una seconda lingua straniera.
Tuttavia il Governo ha proposto al Gran Consiglio di raccomandare al Popolo di respingere l’iniziativa, che andrà in votazione popolare verosimilmente a settembre. Il documento dell’Esecutivo ricorda al Gran Consiglio che l’attuazione dell’iniziativa andrebbe a generare ostacoli alla mobilità, richiederebbe, nella pratica, misure costose e complicate e rischierebbe di mettere in pericolo la pace linguistica con conseguente intervento della Confederazione stessa.
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