Nell’anno 2023, la politica migratoria estera della Svizzera ha dovuto affrontare un numero record di persone in cerca di protezione a livello globale e nazionale. Il focus si è concentrato sul miglioramento delle condizioni di vita nei Paesi di origine, sulla protezione lungo le rotte di migrazione e di fuga, sul sostegno ai principali Paesi di accoglienza e sul rimpatrio di coloro che non necessitavano di protezione. Il Forum globale sui rifugiati organizzato a Ginevra ha permesso ai Paesi di origine, transito e destinazione di discutere insieme su come affrontare le sfide e le opportunità della migrazione a livello internazionale.
Il numero di persone in fuga nel mondo è raggiunto il massimo storico di 110 milioni, di cui 62 milioni di sfollati interni. Conflitti armati, deterioramento delle condizioni economiche e umanitarie, violazioni dei diritti umani hanno determinato un aumento dell’afflusso di rifugiati e della migrazione irregolare verso l’Europa. In Svizzera sono state presentate oltre 30.000 domande d’asilo, il numero più alto dal 2015, e oltre 18.000 persone provenienti dall’Ucraina hanno ottenuto protezione.
In qualità di Stato associato a Schengen e Dublino, la Svizzera ha partecipato attivamente alla riforma del sistema europeo in materia di migrazione e asilo, contribuendo all’adozione di un nuovo accordo da parte dell’UE. Inoltre, ha collaborato con Frontex per uniformare la gestione delle frontiere e garantire il rispetto dei diritti dei migranti. La Svizzera ha inoltre sostenuto Paesi alle frontiere esterne dell’UE e limitrofi all’Ucraina particolarmente sotto pressione.
La collaborazione è stata rafforzata con altri Paesi chiave al di fuori dello spazio Schengen, come Algeria, Iraq, Turchia, Tunisia, Gambia, Costa d’Avorio, Georgia, Macedonia del Nord e Sri Lanka. Un passo significativo è stato l’avvio del primo dialogo ufficiale in ambito migratorio con il Marocco.
Attraverso aiuti umanitari, cooperazione allo sviluppo, promozione della pace e tutela dei diritti umani, la Svizzera si impegna per migliorare a lungo termine le condizioni di vita nei Paesi di origine, transito e accoglienza, creare alternative alla migrazione irregolare e proteggere le persone lungo le rotte migratorie, in particolare in Medio Oriente, Africa settentrionale e subsahariana, Asia centrale, meridionale e sudorientale.
La Svizzera ha curato un dialogo orientato alle soluzioni tra Paesi di origine, transito e destinazione anche in ambito multilaterale, come il Forum globale sui rifugiati organizzato a Ginevra, che ha coinvolto 168 Stati e governi regionali, profughi, società civile e settore privato per avviare nuovi progetti congiunti.