La crescente digitalizzazione dei servizi e delle procedure amministrative spesso sottovaluta l’importanza cruciale della protezione della privacy e del rispetto del principio di trasparenza e dello Stato di diritto. Questo può comportare ritardi e complicazioni imprevisti nei progetti di trasformazione digitale.
L’Incaricato ha evidenziato come in molti casi l’attenzione a questi aspetti fondamentali viene presa in considerazione solo tardivamente nella pianificazione dei progetti, nonostante siano essenziali per garantire il rispetto dei diritti individuali e delle libertà fondamentali. Spesso si ritiene che l’adeguamento alla tecnologia attuale sia sufficiente, senza la necessità di una giustificazione e di possibili limitazioni al trattamento dei dati personali.
Diversi esempi dimostrano come la mancata adeguata considerazione della protezione della privacy possa comportare ritardi e complicazioni, come nel caso dell’introduzione del registro degli aventi diritto economico o del previsto collegamento dei sistemi di polizia a livello nazionale. Anche progetti digitali di aziende private, come quello di Meta, hanno subito rallentamenti per non aver valutato tempestivamente gli impatti sulla sfera privata degli utenti.
Inoltre, l’Incaricato ha rilevato la necessità di migliorare la gestione digitale dei documenti ufficiali per garantire una maggiore trasparenza e accessibilità, in linea con la legge sulla trasparenza. Allo stesso tempo, si segnalano alcuni tentativi di escludere determinate attività amministrative dall’ambito di applicazione di tale legge, contravvenendo al principio di maggiore apertura e condivisione delle informazioni.