Il bosco grigionese è un patrimonio naturale di grande importanza per il Cantone dei Grigioni, in Svizzera. Proprio per questo, ogni anno le imprese forestali si adoperano per curare circa 3500 ettari di bosco su incarico dei proprietari. L’obiettivo principale è quello di garantire la salute e la stabilità del bosco, ma anche di preservare la biodiversità e promuovere la sostenibilità.
La cura del bosco grigionese
Nel 2022, le aziende forestali pubbliche e le imprese forestali hanno curato circa 3500 ettari dei complessivi 216.000 ettari di bosco nel Cantone. Questo sforzo ha portato alla raccolta di 370.000 metri cubi di legname, ossia circa il dieci per cento in più rispetto all’anno precedente. Tuttavia, in conformità alle quantità di taglio stabilite dal Cantone, è possibile sfruttare al massimo 390.000 metri cubi all’anno. Questo contingente non è stato sfruttato dal 2016. Negli ultimi dieci anni la media ammonta a 3800 ettari di bosco curati ogni anno.
La cura del bosco si basa sui principi della sostenibilità e della selvicoltura naturalistica. Ci si concentra sulla cura del bosco di protezione e sulla salvaguardia della biodiversità. Solo un bosco stabile e sano rappresenta la protezione migliore e più economica dai pericoli naturali. Pertanto, nel 2022, la cura del bosco di protezione è stata nuovamente al centro dell’attenzione. Sui circa 122.000 ettari di bosco di protezione esistenti nei Grigioni, lo scorso anno 2400 ettari sono stati oggetto di cure.
Per circa due terzi della superficie curata, ossia 1850 ettari, i proprietari di boschi hanno potuto beneficiare di contributi di Confederazione e Cantone per un importo complessivo di 14,9 milioni di franchi.
Promozione della biodiversità forestale
L’accordo di programma “Bosco” stipulato con la Confederazione non è determinante solo per la cura del bosco di protezione, ma anche per la salvaguardia e la promozione della biodiversità forestale, per la cura con l’ausilio della gru a cavo dei boschi difficilmente accessibili situati al di fuori del bosco di protezione nonché per la cura del bosco giovane al di fuori del bosco di protezione.
A favore della biodiversità, lo scorso anno sono stati curati circa 370 ettari di bosco. Ciò corrisponde all’otto per cento in meno rispetto all’anno precedente. La promozione degli spazi vitali per il gallo cedrone ha rappresentato la quota principale, seguita dalla valorizzazione di boschi pascolati, dalla promozione di tipi di legno particolari e di altri spazi vitali nonché di selve castanili a sud delle Alpi.
Bosco giovane e forte
Al di fuori del bosco di protezione gli operai forestali hanno curato 160 ettari di bosco giovane, fatto che ha consentito di pilotare la composizione delle specie arboree. Quest’ultima è molto importante in particolare in relazione al cambiamento climatico. Infatti, con la giusta composizione di specie arboree è possibile ridurre i rischi e quindi aumentare la capacità di resistere ai pericoli naturali.
La cura del bosco grigionese rappresenta un grande sforzo per garantire la salute e la stabilità del patrimonio naturale della regione. Inoltre, la promozione della biodiversità forestale e l’uso sostenibile delle risorse rappresentano un importante contributo alla lotta contro il cambiamento climatico.