Poco cambia nel numero di nuovi Comuni che superano il limite del 20% di abitazioni secondarie. Secondo l’ultima rilevazione annuale dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) basata sugli inventari comunali delle abitazioni, la situazione rimane sostanzialmente stabile. La regola che impedisce la costruzione di ulteriori abitazioni secondarie continua ad applicarsi a circa un Comune su sei in Svizzera.
Attualmente, otto Comuni hanno appena superato il 20% di abitazioni secondarie, portando il totale a 340 Comuni con una percentuale superiore al 20%. Secondo la legge federale sulle abitazioni secondarie, in questi luoghi l’approvazione per nuove costruzioni è soggetta a restrizioni severe. Tuttavia, nei Comuni appena sopra la soglia del 20%, queste restrizioni non si applicano immediatamente. L’ARE deve prima verificare gli inventari delle abitazioni. I Comuni con una percentuale elevata di abitazioni secondarie si trovano principalmente nelle regioni alpine e prealpine, con casi sporadici anche nel Giura e nelle zone lacustri.
Ogni anno, i Comuni compilano gli inventari delle abitazioni per monitorare il numero di abitazioni secondarie. A fine marzo, l’ARE pubblica i dati rilevati. Nei Comuni dove la percentuale di abitazioni secondarie supera il 20%, la legge federale sulle abitazioni secondarie (LASec) regola la costruzione di nuove abitazioni di questo tipo. Tale normativa è stata introdotta in seguito all’accettazione dell’iniziativa popolare nel marzo 2012.