Berna, 11 dicembre 2024 – Il conflitto tra Hezbollah e Israele ha causato un’ondata di sfollamenti interni in Libano, privando molte persone dell’accesso all’acqua potabile e aggravando la crisi umanitaria. In risposta a questa emergenza, la Svizzera ha intensificato il proprio supporto inviando competenze e risorse nella Valle della Bekaa, regione già gravemente colpita.
Una Crisi Umanitaria Senza Precedenti
Con oltre 870.000 persone sfollate, di cui 100.000 rifugiate nella Valle della Bekaa, le infrastrutture locali sono sotto enorme pressione. La mancanza di accesso a risorse idriche sicure ha reso indispensabile un intervento immediato per garantire la fornitura di acqua potabile e prevenire ulteriori emergenze sanitarie.
Interventi della Direzione dello Sviluppo e della Cooperazione (DSC)
La DSC porta avanti da anni progetti per migliorare la gestione sostenibile delle risorse idriche nella regione. Per rispondere alla crisi attuale, sono stati inviati rinforzi significativi:
- Attrezzature per la distribuzione dell’acqua: Cinque moduli di distribuzione capaci di approvvigionare oltre 5000 persone ciascuno sono stati consegnati a Tripoli e saranno presto operativi in diverse località della Bekaa.
- Specialisti e logisti: Una squadra composta da esperti idrici e logistici del Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA) si occuperà dell’installazione e del trattamento dell’acqua per garantire che sia sicura e conforme agli standard sanitari.
- Misure preventive: Le attrezzature inviate potranno essere utilizzate anche per contenere possibili focolai di colera.
Collaborazione con OXFAM e Soluzioni Innovative
Insieme all’ONG OXFAM, la DSC installerà dieci serbatoi da 95.000 litri vicino a sorgenti naturali. L’acqua sarà trattata e distribuita tramite autobotti, permettendo a circa 60.000 persone al giorno di accedere a risorse idriche sicure.
Impegno Continuativo e Risorse Finanziarie
Questi interventi si inseriscono in una strategia più ampia della Svizzera per rispondere alla crisi in Libano. Lo scorso settembre, la DSC ha già stanziato 7 milioni di franchi per sostenere le comunità colpite. Nei prossimi tre mesi, le attività continueranno per garantire risultati duraturi e sostenibili.