Il Governo ha valutato uno studio di fattibilità sull’agricoltura biologica per l’azienda agricola del penitenziario Realta, ma ha deciso di non procedere alla conversione. Lo studio ha evidenziato che il metodo produttivo attuale è già molto rispettoso dell’ambiente e che una conversione all’agricoltura biologica sarebbe difficile da sostenere dal punto di vista economico e dell’economia del lavoro. Inoltre, la dimensione dell’azienda e il suo ruolo come luogo di lavoro per uomini detenuti in regime aperto rendono difficile soddisfare i requisiti bio. Il Governo ha quindi deciso di potenziare la produzione sostenibile dell’azienda agricola.