UBS ha annunciato che completerà l’acquisizione di Credit Suisse il 12 giugno 2023. L’acquisizione era stata pianificata per garantire la stabilità finanziaria e prevenire danni all’economia nazionale. La Confederazione ha concesso a UBS una garanzia a copertura di eventuali perdite derivanti dalla realizzazione di attivi di Credit Suisse. Il relativo contratto è stato firmato il 9 giugno 2023. La garanzia è limitata a 9 miliardi complessivi e copre solo le eventuali perdite eccedenti 5 miliardi di franchi.
L’acquisizione di Credit Suisse rappresenta una sfida per UBS in quanto riprende anche un portafoglio di attivi che non rientra nella sua attività principale e non corrisponde al profilo aziendale e di rischio. Per questo motivo, la Confederazione si è dichiarata disposta a farsi carico di una parte delle perdite che potrebbero derivare dalla realizzazione di tali attivi, in virtù dell’articolo 14a dell’ordinanza di necessità.
La Confederazione e UBS hanno come obiettivo principale quello di ridurre al minimo le possibili perdite e i rischi, in modo tale da non dover ricorrere alla garanzia federale. In caso di perdite, UBS assumerà i primi 5 miliardi e la Confederazione si farà carico dell’importo eccedente tale cifra per un massimo di 9 miliardi di franchi. Il calcolo delle perdite si basa sul valore netto e tiene quindi anche conto di eventuali utili dalla realizzazione del portafoglio.
Secondo quanto comunicato da UBS, l’acquisizione di Credit Suisse sarà completata al più presto il 12 giugno 2023. L’acquisizione è stata necessaria per evitare un fallimento o un risanamento di Credit Suisse con gravi conseguenze per l’economia svizzera e la stabilità finanziaria internazionale.
Il Dipartimento federale delle finanze (DFF) e UBS hanno firmato il contratto di garanzia che copre un portafoglio specifico di attivi di Credit Suisse, che equivale a circa il 3% degli attivi complessivi di UBS dopo l’acquisizione. In primo piano figurano crediti, derivati e prodotti non strategici e non strutturati dell’attività non principale («non-core unit») di Credit Suisse. UBS fornirà periodicamente informazioni sull’attività non principale nel quadro dei reporting trimestrali.
Il contratto di garanzia copre solo le perdite effettive. Confluiscono nel calcolo sia gli eventuali ricavi che le eventuali perdite. Soltanto quando tutti gli attivi saranno stati realizzati, UBS potrà far valere nei confronti della Confederazione un’eventuale perdita superiore a 5 miliardi di franchi (fino a un importo massimo non superiore a fr. 14 mia.). UBS paga alla Confederazione un diritto di garanzia che comprende un emolumento per la stipula del contratto («initial set-up fee») dell’ordine di 40 milioni di franchi, un emolumento annuo a copertura tra l’altro dei costi di consulenza della Confederazione («annual maintenance fee») pari allo 0,4% di 9 miliardi (36 mio. all’anno) e un premio di rischio annuo («annual drawn portion fee») pari allo 0–4% di 9 miliardi, a seconda delle perdite realizzate e attese.
Il contratto è valido fino alla realizzazione dell’intero portafoglio garantito. UBS può recedere dal contratto in qualsiasi momento, ma in tal caso rinuncerebbe alle prestazioni di garanzia della Confederazione.
In sintesi, l’acquisizione di Credit Suisse rappresenta una sfida per UBS in quanto riprende un portafoglio di attivi che non rientra nella sua attività principale e non corrisponde al profilo aziendale e di rischio. Per garantire la stabilità finanziaria e prevenire danni all’economia nazionale, la Confederazione ha concesso a UBS una garanzia a copertura di eventuali perdite derivanti dalla realizzazione di attivi di Credit Suisse. Il contratto è stato firmato il 9 giugno 2023 ed è valido fino alla realizzazione dell’intero portafoglio garantito.
In caso di perdite, UBS assumerà i primi 5 miliardi e la Confederazione si farà carico dell’importo eccedente tale cifra per un massimo di 9 miliardi di franchi. Il calcolo delle perdite si basa sul valore netto e tiene quindi anche conto di eventuali utili dalla realizzazione del portafoglio. Il Dipartimento federale delle finanze (DFF) e UBS hanno firmato il contratto di garanzia che copre un portafoglio specifico di attivi di Credit Suisse, che equivale a circa il 3% degli attivi complessivi di UBS dopo l’acquisizione.
UBS paga alla Confederazione un diritto di garanzia che comprende un emolumento per la stipula del contratto («initial set-up fee») dell’ordine di 40 milioni di franchi, un emolumento annuo a copertura tra l’altro dei costi di consulenza della Confederazione («annual maintenance fee») pari allo 0,4% di 9 miliardi (36 mio. all’anno) e un premio di rischio annuo («annual drawn portion fee») pari allo 0–4% di 9 miliardi, a seconda delle perdite realizzate e attese.
L’obiettivo principale della Confederazione e UBS è ridurre al minimo le possibili perdite e i rischi, in modo tale da non dover ricorrere alla garanzia federale. La Confederazione si è dichiarata disposta a farsi carico di una parte delle perdite che potrebbero derivare dalla realizzazione dei portafogli degli attivi non principali in virtù dell’articolo 14a dell’ordinanza di necessità.