Il Consiglio federale svizzero ha recentemente presentato la sua posizione sulle raccomandazioni ricevute dalle Nazioni Unite in merito alla situazione dei diritti umani nel Paese. Il parere è stato approvato nella seduta del 2 giugno 2023 e presentato il 7 luglio dello stesso anno.
La Svizzera ha suscitato l’interesse della comunità internazionale in quanto Stato ospite e Paese con un marcato profilo nel campo dei diritti umani. Nel corso dell’Esame periodico universale (EPU) del Consiglio dei diritti umani dell’ONU, che si è svolto il 27 gennaio 2023 a Ginevra, la Svizzera ha ricevuto 317 raccomandazioni. Questo strumento è uno dei principali di cui dispone il Consiglio dei diritti umani dell’ONU per seguire la situazione dei diritti umani in tutto il mondo.
Il Consiglio federale ha accettato 209 delle raccomandazioni ricevute, in particolare quelle riguardanti la lotta alla violenza di genere e l’aumento della rappresentanza femminile nelle posizioni decisionali. Inoltre, ha accettato le raccomandazioni relative al rafforzamento delle misure contro i discorsi di incitamento all’odio e la discriminazione, compresa la sensibilizzazione in merito alla discriminazione razziale, così come le raccomandazioni relative all’inclusione delle persone con disabilità.
Il parere è il risultato di un’ampia consultazione degli uffici federali interessati e dei Cantoni e di uno scambio con altri attori all’esterno dell’Amministrazione federale. A livello nazionale, l’attuazione delle raccomandazioni accettate spetta alla Confederazione e ai Cantoni, nell’ambito delle rispettive competenze.
La Svizzera attuerà le raccomandazioni continuando a dialogare con tutti gli attori interessati fino al prossimo ciclo EPU. L’attuazione sarà monitorata congiuntamente dal Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) e dal Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP).